In base ad una definizione del Ministero della Salute gli integratori alimentari sono una fonte concentrata di sostanze nutritive quali le vitamine ed i sali minerali o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico quali aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre, estratti di origine vegetale derivanti da piante, erbe e semi.

Gli integratori alimentari hanno lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti o di coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche. Non sono medicinali ed in quanto tali non possono avere effetti farmacologici.

La stessa espressione “integratori alimentari” denota il fatto che i componenti benefici in essi contenuti costituiscono misure aggiuntive per una buona salute e che la semplice assunzione di integratori non è sufficiente a porre rimedio a cattive abitudini alimentari o ad uno stile di vita sedentario per correggere i quali è assolutamente essenziale sviluppare un atteggiamento responsabile.

Benchè sia teoricamente possibile che un individuo sano tragga dal cibo tutti i nutrienti necessari, la maggior parte della popolazione non riesce, attraverso la sola alimentazione, a raggiungere i livelli raccomandati di assunzione di molti nutrienti essenziali.

L’inquinamento atmosferico, lo sfruttamento dei terreni, l’uso di pesticidi e diserbanti sono solo alcune delle cause che determinano l’impoverimento e l’avvelenamento dei cibi.

Basti pensare alle colture forzate, che portano sulla tavola frutta e verdura senza rispettare la stagionalità e la giusta maturazione, non garantendo in tal modo nel prodotto finale un contenuto ottimale di tutte le vitamine e i sali minerali che servono all’organismo.

Sebbene la carenza di vitamine e di sali minerali sia di frequente riscontro clinico di solito la sua entità non giunge però al punto da rendere palesi i deficit nutrizionali. Se gravi malattie da carenza nutrizionale come lo scorbuto (carenza di Vitamina C) sono estremamente rare, frequente è invece una carenza moderata di una determinata vitamina o di un determinato minerale che produce sintomi vaghi e aspecifici come l’affaticamento, la stanchezza cronica, la difficoltà di concentrazione restando ad un livello, appunto, sub-clinico (asintomatico).

L’importanza dell’integrazione alimentare è un argomento molto discusso e controverso nonostante sia ormai scientificamente dimostrato che molte malattie croniche e degenerative siano correlate a micro-carenze nutrizionali.

Attualmente le statistiche dicono che dopo i 55-60 anni iniziano a manifestarsi con più frequenza le patologie che rappresentano le maggiori cause di morte, come le malattie cardiovascolari, il diabete, le malattie cerebrovascolari, le malattie neoplastiche, insidiose in quanto non danno segno di sé se non quando, purtroppo, esordiscono ed inequivocabilmente collegate alla dieta e allo stile di vita.

Tutto ciò sottolinea l’importanza di lavorare nell’ ambito della prevenzione, nel senso che è molto importante pensare alla prevenzione delle malattie croniche quando si è in ancora in stato di salute, affidandosi all’esperienza dei propri specialisti di riferimento per curare lo stile di vita, l’alimentazione e l’eventuale integrazione in una direzione salutare.

Precisato questo ecco alcune importanti raccomandazioni:

– evitare la “autodiagnosi”. Le cure mediche appropriate sono essenziali per la salute per cui in presenza di sintomi non chiari consultare sempre un professionista.

– se si sta assumendo una terapia farmacologica da prescrizione medica non sospenderla mai autonomamente. Occorre sempre interpellare il proprio medico prima di interrompere o modificare una cura.

– se volete provare a curarvi con un integratore non basatevi su fonti aspecifiche, ma parlatene col vostro medico che potrà fornirvi informazioni sicure e scientificamente supportate.

– ricordate che molti integratori alimentari sono di per sé utili, ma sono ancora più efficaci se inquadrati in un “trattamento globale” che interessi anche la dieta e lo stile di vita.

– qualora una patologia sia già presente occorre attenersi rigorosamente alle linee guida specifiche, evitando il “fai da te” e affidandosi ancora di più a personale qualificato e preparato che possa rappresentare una guida fare le scelte più opportune.

Infine alcune note legislative.

Nell’Unione Europea gli integratori alimentari sono disciplinati da un corpus legislativo che disciplina come possono essere impiegate nella produzione di integratori le vitamine, i minerali nonché le sostanze utilizzate come loro fonti.Per gli ingredienti diversi dalle vitamine e dai sali minerali la Commissione Europea ha stabilito norme per proteggere i consumatori da potenziali rischi derivanti dall’utilizzo di sostanze note o sospettate di avere effetti nocivi sulla salute.

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Dott.ssa Silvia Galetti
Specialista in Endocrinologia e Scienza dell’Alimentazione a Modena

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