Allattare al seno il proprio bambino è la scelta migliore che la mamma possa fare. Il latte materno, specialmente nei primi sei mesi di vita, consente al neonato l’accrescimento ottimale e gli assicura la migliore protezione possibile. Infatti il latte materno è in grado di garantire al neonato l’acquisizione di tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere nella giusta misura, nonché di alcune sostanze protettive quali anticorpi e fattori antinfettivi che nessun latte artificiale può dare.

Il periodo dell’allattamento è caratterizzato da un accresciuto fabbisogno di energia della mamma nella misura di circa 500 chilocalorie al giorno. Questo “supplemento energetico”, proporzionale alla quantità di latte prodotto, è soddisfatto in parte dalla dieta e in parte dalle riserve adipose accumulate in gravidanza. Questo valore rimane costante anche se l’allattamento si protrae oltre al terzo mese. Durante il periodo dell’allattamento, quindi, la mamma deve porre attenzione alla propria alimentazione che dovrà essere sana, equilibrata e variata per garantire la giusta quantità di energia e il giusto apporto di macro e micronutrienti in modo da far fronte agli accresciuti bisogni. L’aumentato fabbisogno di energia durante l’allattamento, a differenza di quello della gravidanza, non si traduce in un aumento del peso corporeo, ma è essenzialmente utilizzato per la produzione e secrezione del latte materno.

Il corretto soddisfacimento di queste necessità alimentari non è difficile purchè si adotti un’alimentazione molto varia comprendente latte, latticini, carne, pesce, uova, legumi, cereali e derivati, frutta, verdura e olio d’oliva.

Durante l’allattamento è inoltre importante evitare, o almeno ridurre in modo sostanziale, il consumo di alcuni alimenti che possono alterare il gusto del latte o causare al lattante piccoli disturbi o reazioni allergiche, quali cavolo, broccoli, carciofi, aglio, cipolla, prezzemolo, asparagi, peperoni, legumi con buccia, fragole, lamponi, ananas, avocado frutta secca, spezie, crostacei, frutti di mare, formaggi fermentati tipo gorgonzola e brie, cibi fritti, insaccati di maiale, cacao e cioccolato, bevande nervine (come caffè, the, cola), bevande alcoliche e superalcoliche, sempre basandosi sulla propria esperienza e soprattutto sul buonsenso.

Durante l’allattamento, vi è anche un considerevole aumento del fabbisogno di proteine, che varia in base alla durata dell’allattamento, e che va tenuto presente. In generale un’ alimentazione variata ed equilibrata è in grado di soddisfare i fabbisogni vitaminici e di sali minerali. Eventuali integrazioni vanno sempre decise sulla  base di effettive carenze e con l’ausilio del medico di riferimento.

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Dott.ssa Silvia Galetti
Specialista in Endocrinologia e Scienza dell’Alimentazione a Modena

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